... benvenuti nel mio Blog di dolci, cucina e pensieri...
Qui potrete trovare ricette, foto e tutto ciò che può farvi avvicinare al magico mondo della cucina!
sabato 30 marzo 2013
Contest "Mani in Pasta - Giornata della Donna" del Molino Chiavazza
Carissimi amici della rete,
vi ricordate la mia Torta Margherita? No? Eccola...
Con questa torta ho partecipato al contest del Molino Chiavazza e sono stata scelta come una delle sette vincitrici. Il tema era "La Giornata della Donna" e, per saperne di più, potete visitare questa pagina.
Grazie di cuore alla giuria per avermi premiata, ma soprattutto a voi che riempite le pagine di questo mio blog di calore e sorrisi!
Buona Pasqua a tutti!
giovedì 21 marzo 2013
La torta margherita! (voglia di Primavera)
Care amiche e cari amici della rete,
eccomi di nuovo qui con voi per presentarvi un'altra dolce creazione.
Scusate per il ritardo, ma sono stata alquanto impegnata con l'influenza delle bimbe... :-(
Mi è stata commissionata una torta per una giovane donna che compie gli anni l'8 marzo, Giornata della Donna. Non volendo cadere nel "banale" preparando una classica torta minosa e dal momento che il mese di marzo vede anche il tanto atteso arrivo della Primavera, ho deciso di realizzare una torta che ricordasse entrambe le cose!
Per la base ho preparato una torta allo yogurth. Dato che il giallo delle mimose mi ricorda tanto quello del limone, ho usato uno yogurth agli agrumi, che dona alla base un odore delicato e seducente.
Gli ingredienti per uno stampo da 24cm sono:
- 2 confezioni piccole di yogurth agli agrumi
- 350 gr di farina autolievitante del Molino Chiavazza
- 250gr di zucchero
- 2 uova intere
- 3 cucchiai di olio evo
- 1 bustina di vanillina
- buccia grattugiata di limone
Il procedimento è semplicissimo: si montano le uova con lo zucchero e gli aromi, quindi si aggiungono l'olio e lo yogurth e, in ultimo, la farina autolievitante setacciata, facendo bene attenzione ai grumi. Si versa nello stampo e si cuoce in forno caldo a 180°C per 40 minuti circa.
Durante il tempo di cottura e raffreddamento, potete preparare la crema pasticcera. Per i due strati di torta ho preparato la mia crema 1 a 1 (un bicchiere di latte, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di farina, 1 tuorlo, scorza di limone), moltiplicando la dose per 5. Un po' di crema è avanzata, ma è meglio che avanzi e non che manchi e poi di certo la crema pasticcera non si spreca mai (o almeno non da noi!).
Una volta che tutto è pronto e ben raffreddato, si farcisce la torta. La base non deve essere bagnata troppo perché la torta allo yogurth resta alquanto umida. Io ho usato una bagna alla vaniglia, ma molto leggera. Sopra lo strato di crema ho versato dei pistacchi tritati. E' il sapore che non ti aspetti e che si sposa alla perfezione con l'aroma agrumato della torta.
Quando la base è pronta, l'ho fatta riposare in frigo per un'oretta, quindi ho montato la panna con un po' di Dolceneve (nella proporzione di un cucchiaio ogni 250ml di panna) ed ho ricoperto la torta. Un paio d'ore in frigo e la base è pronta per la decorazione in pasta di zucchero.
Vi chiederete: cosa posso fare mentre la base riposa in frigo?
Si realizzano i fiori!
I fiori sono in pasta di zucchero, realizzati con lo stampino a espulsione. Ne ho sovrapposti tre per creare una corolla bella ricca! Poi ho creato una pallina, l'ho inumidita con un po' d'acqua e l'ho rotolata nello zucchero glitterato color oro. Una volta montato il fiore, ho colorato l'interno dei petali con un pennarello alimentare arancione.
Anche le foglie sono fatte con lo stanpino ad espulsione, ma le ho pizzicate alla base per dar loro una bella forma.
La torta l'ho coperta con la pasta di zucchero color glicine, così le margherite spiccano bene.
Per rifinire il tutto e donare un tocco di romanticismo in più alla torta, ho aggiunto un bel fiocco bianco.
Come vi sembra nell'insieme?
Purtroppo non ho foto della fetta perché non ero presente al taglio, però mi hanno detto che era molto buona e che la presenza dei pistacchi era inaspettata, ma coinvolgente (hanno usato proprio questi aggettivi!).
Anche per questa volta è tutto. Arrivederci alla prossima ricetta e... un'ultima comunicazione.
Questa torta partecipa al contest "Mani in Pasta - Giornata della Donna" del Molino Chiavazza.
Incrociate le dita per me!
Etichette:
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lunedì 18 marzo 2013
Zeppole al forno di San Giuseppe
Ebbene si... non avevo MAI e sottolineo MAI cucinato le zeppole.
Lo so... è a dir poco scandaloso, ma è così. In genere è la mia mamma che si occupa dei dolci della tradizione e io non faccio altro che mangiarli. Però quest'anno ho deciso di provarci!
Il risultato è stato eccellente: sono davvero fiera e soddisfatta del mio lavoro. Peccato solo non aver scattato delle foto "passo-passo", ma provvederò quanto prima, non preoccupatevi.
Intanto vi scrivo la ricetta.
Per prima cosa ho preparato la crema pasticcera.
La ricetta è molto semplice perché si basa sul rapporto 1 a 1: per ogni bicchiere di latte (200 ml circa) dovete dosare 1 cucchiaio abbondante di zucchero, un cucchiaio di farina e un tuorlo. Per gli aromi scegliete voi: potete aggiungere della vaniglia o della scorza di limone in base ai vostri gusti. Io, per queste zeppole, ho preparato una doppia dose.
Per prima cosa mettete a scaldare il latte. In una pentola mescolate bene il tuorlo con lo zucchero e la farina per ottenere una cremina (potete aiutarvi con le fruste elettriche se con la forchetta vi si creano troppi grumi!). Quando il latte sta quasi per bollire, versatelo a filo sulla cremina mescolando sempre per evitare grumi, quindi mettete a cuocere la crema a fuoco basso, aggiungendo gli aromi e senza smettere mai di mescolare. Se il latte è ben caldo, vedrete che la crema di addenserà in pochi minuti.
Versate quindi la crema in una ciotola di vetro o di coccio (evitate plastica e metalli) e mescolate energicamente per qualche minuto, quindi ricoprite la crema con della pellicola per alimenti, preferibilmente senza PVC. La pellicola, infatti, deve toccare la crema per evitare che indurisca rendendo poi la crema irrimediabilmente grumosa alla prima rimestata!
Una volta messa a reffreddare la crema, potete dedicarvi alla pasta bignè!
Gli ingredienti per 12 zeppole di media misura sono:
- 250 gr di acqua
- 140 gr di farina 00
- 100 gr di burro morbido
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 4 uova medie intere a temperatura ambiente
In una pentola versate l'acqua, il sale, lo zucchero e il burro morbido a pezzetti. Mettete sul fuoco e, quando l'acqua giunge a ebollizione, il burro dovrà essere sciolto. Togliete la pentola dal fuoco e aggiungete tutta insieme la farina setacciata. Mescolate energicamente per ottenere una pasta liscia e sostenuta. A questo punto rimettete la pentola sul fuoco e mescolate sempre finchè la pasta sarà ben asciutta e comincerà a sfrigolare come se friggesse. Togliete dal fuoco, fate intiepidire e aggiungete le uova uno alla volta, controllando man mano la consistenza per evitare che diventi troppo molle.
Se la pasta sarà divenuta brillante e si staccherà a fatica dal cucchiaio, quasi strappandosi, è segno che è pronta.
A questo punto versate l'impasto in una saccapoche col beccuccio a stella grande e create, sulla teglia rivestita di carta forno, delle ciambelle. Scaldate il forno a 180°C e fate cuocere finchè i bignè saranno belli dorati.
Un paio di appunti: nella prima fase della cottura l'impasto sembra quasi sciogliersi. Non allarmatevi... è normale! Vedrete che subito dopo si gonfieranno alla perfezione. Infine, fate riposare qualche minuto i bignè in forno spento e con lo sportello appena aperto per qualche minuto prima di sfornare: in questo modo si asciugheranno un po' restando "croccanti" più a lungo.
Quando le zeppole saranno ben fredde, tagliatele a metà, farcitele con la crema, spolverate di zucchero a velo, versate un po' di crema sul buco, adagiatevi un'amarena sciroppata e... svenite pure tranquillamente perché sono troooppo buone!
A presto!
giovedì 7 marzo 2013
Pane in cassetta al rosmarino
Ciao amici della rete!
Eccomi di nuovo qui con voi, ma questa volta con una ricetta "salata".
Di solito vi delizio con dolci creazioni, ma questa ricetta merita davvero cinque minuti di attenzione.
La crisi dilaga, si cercano nuovi modi per risparmiare e allora perché non preparare in casa un ottimo pane? E chi dice che senza macchinetta il pane in cassetta non viene bene?
Seguite passo passo questa ricetta e resterete davvero stupiti!
Per questo pane occorrono:
- 200 gr di semola rimacinata di grano duro
- 300 gr di farina manitoba
- 1 bustina di lievito di birra essiccato
- 7 gr di pasta acida essiccata (io la compro al negozio BIO della mia città)
- 2 cucchiaini di malto d'orzo (anche questo del negozio BIO)
- 1 cucchiaino di sale iodato
- 1 cucchiaino di rosmarimo tritato
- 3 cucchiai di olio evo
- 280 gr di acqua tiepida
Per prima cosa occorre versare tutti gli ingredienti (eccetto l'acqua) in una ciotola.
Mescolare un po' i varii ingredienti con un cucchiaio, quindi iniziare a versare l'acqua tiepida, senza smettere di mescolare. Appena l'impasto si stacca dai bordi della ciotola, versarlo sul tavolo e continuare ad impastare con le mani fino ad ottenere un panetto liscio, omogeneo e non troppo duro.
Rimettere il panetto nella ciotola appena infarinata, incidere una croce, coprire con un foglio di pellicola e lasciare riposare in forno a 50°C.
Dopo circa un'ora e mezza, l'impasto sarà così!
A questo punto occorre lavorarlo di nuovo e ricavare tre piccoli sfilatini...
Prendere uno stampo da plum-cake, rivestirlo di carta forno, adagiarvi la treccia. Volendo si può bagnare un poco con dell'acqua la treccia per far attaccare i semi di sesamo (sono così buoni sul pane!). Mettere lo stampo in forno a 50°C per almeno 40 minuti e... voilà!
Incredibile, vero?
Ora non dovete fare altro che accendere il forno a 220°C, infornare il pane e abbassare la temperatura a 180°C. Dopo mezz'ora di cottura date un'occhiata e valutate voi se sfornarlo subito o se farlo "crostare" ancora un po'. Quindi tirate fuori il pane e fatelo raffreddare su una gratella.
Bello vero? Ed è anche altrettanto buono!
E sono convinta che non esista odore più buono al mondo di quello del pane appena sfornato!
Che dire? Buon appetito e alla prossima!
Bacini bacini...
Eccomi di nuovo qui con voi, ma questa volta con una ricetta "salata".
Di solito vi delizio con dolci creazioni, ma questa ricetta merita davvero cinque minuti di attenzione.
La crisi dilaga, si cercano nuovi modi per risparmiare e allora perché non preparare in casa un ottimo pane? E chi dice che senza macchinetta il pane in cassetta non viene bene?
Seguite passo passo questa ricetta e resterete davvero stupiti!
Per questo pane occorrono:
- 200 gr di semola rimacinata di grano duro
- 300 gr di farina manitoba
- 1 bustina di lievito di birra essiccato
- 7 gr di pasta acida essiccata (io la compro al negozio BIO della mia città)
- 2 cucchiaini di malto d'orzo (anche questo del negozio BIO)
- 1 cucchiaino di sale iodato
- 1 cucchiaino di rosmarimo tritato
- 3 cucchiai di olio evo
- 280 gr di acqua tiepida
Per prima cosa occorre versare tutti gli ingredienti (eccetto l'acqua) in una ciotola.
Mescolare un po' i varii ingredienti con un cucchiaio, quindi iniziare a versare l'acqua tiepida, senza smettere di mescolare. Appena l'impasto si stacca dai bordi della ciotola, versarlo sul tavolo e continuare ad impastare con le mani fino ad ottenere un panetto liscio, omogeneo e non troppo duro.
Rimettere il panetto nella ciotola appena infarinata, incidere una croce, coprire con un foglio di pellicola e lasciare riposare in forno a 50°C.
Dopo circa un'ora e mezza, l'impasto sarà così!
A questo punto occorre lavorarlo di nuovo e ricavare tre piccoli sfilatini...
... che andranno a creare una bella treccia!Prendere uno stampo da plum-cake, rivestirlo di carta forno, adagiarvi la treccia. Volendo si può bagnare un poco con dell'acqua la treccia per far attaccare i semi di sesamo (sono così buoni sul pane!). Mettere lo stampo in forno a 50°C per almeno 40 minuti e... voilà!
Incredibile, vero?
Ora non dovete fare altro che accendere il forno a 220°C, infornare il pane e abbassare la temperatura a 180°C. Dopo mezz'ora di cottura date un'occhiata e valutate voi se sfornarlo subito o se farlo "crostare" ancora un po'. Quindi tirate fuori il pane e fatelo raffreddare su una gratella.
Bello vero? Ed è anche altrettanto buono!
E sono convinta che non esista odore più buono al mondo di quello del pane appena sfornato!
Che dire? Buon appetito e alla prossima!
Bacini bacini...
venerdì 1 marzo 2013
Ciambelline di patate al forno!
DOH... direbbe Homer Simpson vedendo questa foto! Non credete?
Oggi pomeriggio avevo davvero voglia di preparare qualcosa di goloso per i miei amorini per festeggiare il tanto desiderato venerdì sera, così ho pensato di sperimentare una nuova ricetta: le ciambelline di patate. Sono troppo buone, ma anche alquanto pesantine, visto che di solito vengono fritte. Allora ho pensato di fare un esperimento"light", cuocendole al forno ed il risultato è davvero ottimo!
Gli ingredienti per 14 pezzi sono:
- 150 gr di patate lesse
- 150 gr di farina 00
- 100 gr di farina manitoba
- 70 gr di zucchero
- 2 tuorli
- 30 gr di burro morbido
- 4 gr di lievito di birra essiccato
- latte qb
- una presa di sale
- una bustina di vanillina
- scorza di limone grattugiata
Il procedimento è semplicissimo. Si fa una fontana sul piano da lavoro con le due farine passate al setaccio; sulla corona si sistemano le patate schiacciate con la forchetta, lo zucchero, gli aromi, il burro a pezzetti e il lievito; al centro si mettono i due tuorli e si sbattono un po' aiutandosi con un goccio di latte, quindi si comincia ad impastare, aggiungendo del latte (se occorre) per ottenere un impasto morbido ed elastico. A questo punto si mette l'impasto in una ciotola coperta di pellicola e si fa lievitare in forno a 50°C.
Dopo un'ora e mezza l'impasto sarà così...
A questo punto si lavora rapidamente e si stende l'impasto lasciandolo piuttosto alto. Con un bicchiere si taglia la pasta e con uno stampino piccolo si ricavano delle ciambelle. Si mettono a lievitare le ciambelle su delle teglie ricoperte di carta forno. Dopo 40 minuti saranno così...
Ora non dobbiamo fare altro che scaldare il forno a 220°C e cuocere queste delizie per 10 minuti circa. L'odore in casa vi manderà in estasi, ma non è niente in confronto all'esplosione di sapori che avvertirete mangiandole. Degno di Rattatouille!
Potete mangiarle in purezza oppure ricoprirle di cioccolata o, come nel mio caso, di glassa di zucchero e confettini.
Per la glassa, ho sciolto lo zucchero a velo con un mix di succo di limone e acqua. Fate attenzione, però, a versare il liquido poco per volta perché la glassa non deve essere troppo liquida.
Ultima nota degna di merito: le ciambelline fritte sono ottime "cotte e mangiate". Queste invece mantengono la loro morbidezza e il loro incredibile sapore anche il giorno dopo!
Buon appetito e arrivederci alla prossima ricetta.
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